“Il lavoro non mi piace – non piace a nessuno – ma mi piace quello che c’è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi. La propria realtà – per se stessi, non per gli altri – ciò che nessun altro potrà mai conoscere”. Leggendo questa frase di Joseph Conrad ho pensato a noi, al nostro lavoro e alla grande sfida che il 2018 rappresenta per Fiera Roma.
Il 2017 è stato l’anno dell’inversione di tendenza: abbiamo portato i visitatori della nostra struttura a 2 milioni, fatto crescere l’occupazione dei padiglioni dal 50 al 70%, messo in cantiere più di dieci nuove manifestazioni, tutte a supporto del territorio. Fiera Roma è ripartita e questo è sotto gli occhi di tutti. Ma molto resta da fare e i traguardi sono molteplici e difficili da raggiungere.
Il 2018 è l’anno della resa dei conti. Dobbiamo reggerci e camminare con le nostre forze, confidando solo nelle nostre idee, nelle partnership che abbiamo saputo e sapremo stringere, nelle strategie che abbiamo messo e metteremo in atto e, sopra ogni cosa, nel nostro lavoro. La strada davanti a noi è lunga e in salita, così ripida che a tratti mette paura. Ma non si può scendere in corsa e, se davvero ce la metteremo tutta, potremo farcela. Tanto più per il senso di responsabilità che proviene dalla consapevolezza che dal nostro lavoro dipendono le sorti di una realtà, Fiera Roma, che è un bene della collettività, nato per essere di supporto all’economia del territorio e del Paese.
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