Dissalazione, nasce a Blue Planet Economy Expoforum l’Associazione Italiana

Nasce a Blue Planet Economy Expoforum l’Associazione Italiana della Dissalazione. A conclusione di un percorso di 18 mesi, viene costituita, durante la manifestazione di Fiera Roma dedicata all’economia blu, la rete che aggrega tutti i protagonisti del settore e a tutte le categorie interessate. “Un’iniziativa – spiega Leonardo Manzari responsabile di WestMed National Hub for Italy – che sarà preziosa per il Sistema Paese e per le sinergie internazionali. Procederemo a registrarla nei prossimi giorni. L’obiettivo è creare un’aggregazione italiana degli operatori del riuso delle acque depurate e della dissalazione perché le amministrazioni pubbliche locali, regionali e nazionali abbiano un interlocutore forte cui rivolgersi per valutare investimenti e politiche. Gli investimenti sbagliati fatti in Italia in questo ambito dimostrano l’urgenza dell’operazione. Ancora – continua Manzari -, come paese industriale è fondamentale che l’Italia si ponga rispetto a paesi terzi quale attore protagonista in questa filiera. Oggi il nostro Paese ha tecnologie, esperti, ricerca, capacità commerciali, ma finora sono mancati un mercato interno e una politica che abbia creduto in questo tipo di soluzione e quindi non abbiamo sviluppato una filiera industriale”.

Il workshop dedicato al tema, cui hanno partecipato ospiti internazionali, ha evidenziato univocamente come la dissalazione sia una delle soluzioni del problema idrico, determinante per quanto riguarda la potabilizzazione.

Tre sono le regioni italiane ‘pilota’: la Liguria per quanto riguarda le aziende produttrici delle tecnologie; la Sicilia perché, oltre a essere la regione che sta vivendo la più grave crisi idrica, storicamente si è dotata del maggior numero di impianti di dissalazione e trattamento acque; la Puglia perché a Taranto si farà il più grande impianto di dissalazione.

“Mettere a sistema tutte le competenze della dissalazione e realizzare le tecnologie non è banale – commenta Cristian Chiavetta di WestMed National Hub for Italy -. Prevede che si integrino tutti gli attori della filiera e che si crei un sistema italiano: in questo senso l’Associazione può dare un contributo importante. Oltre a ciò può contribuire nella definizione di buone pratiche adatte nei diversi contesti, quali per esempio possono essere isole minori, grandi città costiere, aree interne, aldilà di un approccio emergenziale. Un obiettivo prioritario della neonata Associazione – sottolinea Chiavetta – sarà avere una declinazione sostenibile degli impianti, con un’alimentazione a fonti rinnovabili e una valorizzazione delle salamoie in ottica di economia circolare”.