La blue economy è il nostro petrolio. Da oggi a venerdì l’economia blu è di scena a Fiera Roma

“La blue economy per il Lazio è una leva realmente strategica. La nostra regione, con i suoi 383 km di coste affacciate sul Tirreno, è la prima in Italia per numero di ‘imprese blu’ – quasi 35mila, pari a circa il 16% del totale nazionale – e genera oltre 8 miliardi di euro di valore aggiunto. Roma è prima in graduatoria per numero assoluto di imprese dell’economia del mare, con quasi 30mila attività. Pesca, turismo, cantieristica, mobilitazione di merci e passeggeri, energie rinnovabili marine: si tratta di un tessuto imprenditoriale ad alto tasso di innovazione, che intendiamo supportare con convinzione”. Lo ha detto il Vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, che ha inaugurato Blue Planet Economy Expoforum, la manifestazione che da oggi a venerdì a Fiera Roma accende i riflettori su ambiente, sviluppo e innovazione nel maxi comparto produttivo che è l’economia blu, con un focus particolare sul ruolo strategico delle comunità locali e delle piccole e medie imprese nel promuovere pratiche sostenibili e innovative.

 

“Il mare rappresenta un vero e proprio motore economico, un serbatoio di risorse e un palcoscenico per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile – ha dichiarato, sempre all’apertura della manifestazione di Fiera Roma, Cristiano Dionisi, Presidente Comitato Piccola Industria di Unindustria. – Secondo l’ultimo Rapporto Unioncamere l’economia del mare è capace di attivare un valore aggiunto lordo di 178 miliardi di pari al 10,2% dell’economia nazionale, a fronte di circa 228mila imprese e oltre 1 milione di occupati”. Durante la prima giornata di manifestazione, la Sezione Energia di Unindustria ha organizzato il focus tematico ‘Decarbonizzare: modelli a confronto nella Blue Economy’, un appuntamento dal forte respiro industriale su progetti e soluzioni tecnologiche legate all’energia e all’economia del mare. “L’economia del mare è un volano di sviluppo per le nostre comunità costiere, creando occupazione, generando ricchezza e migliorando la qualità della vita. Per cogliere appieno queste opportunità – ha detto ancora Dionisi – , dobbiamo promuovere una visione integrata dell’economia del mare, che tenga conto delle diverse filiere e delle loro interconnessioni. Diventa necessario, quindi, portare a termine nel Lazio quei progetti infrastrutturali dalla Roma-Latina e alle cosiddette trasversali (la Orte-Civitavecchia, la Frosinone-Latina la Gaeta-Formia-Cassino) che collegano i porti ai raccordi autostradali, alle zone industriali e alle aree interne. E vanno concluse tutte le opere previste dal Pnrr per l’innovazione, l’ampliamento e la transizione energetica dei porti. In questa ottica di lavoro in sinergia, accogliamo con molto favore la perimetrazione della Zls (Zona logistica semplificata), annunciata ieri dalla Regione Lazio. Si tratta di una decisione che finalmente incide sensibilmente su un elemento per cui ci siamo sempre spesi negli anni: la riduzione del carico burocratico oltre la possibilità di accedere a strumenti agevolativi fondamentali per l’attrattività”.

 

Ha sottolineato come la decarbonizzazione sia la sfida centrale del nostro secolo Pino Musolino, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale. “Sfida nella sfida – ha dichiarato – è salvaguardare l’equilibrio economico, ambientale e sociale nel processo di decarbonizzazione: per farlo, servono pianificazione e studio delle buone pratiche messe in atto in questo senso nel mondo. Abbiamo le capacità tecniche, industriali e ideali e non possiamo sottrarci alla sfida: la blue economy è il nostro petrolio”.

 

Blue Planet Economy Expoforum si svolge in concomitanza con Zeroemission Mediterranean 2024, manifestazione internazionale per la transizione energetica.